“L’amore dà sempre vita”
Carissimi genitori, pensiamo sia ancora molto vivo il ricordo della nascita dei Vostri figli e il giorno del Battesimo.
Pensiamo che sia ancora giusto e bello chiederVi di ringraziare con noi il Signore per il dono che Egli ha consegnato nelle Vostre mani perchè lo custodiate con amore e con dedizione.
Voi genitori divenuti collaboratori nella creazione possiate educare i Vostri figli a chiamare Dio con il nome di Padre.
E allora Vi invitiamo
DOMENICA 4 FEBBRAIO
Giornata per la vita
alla Santa Messa
delle 11.30 in Basilica a Giussano
delle 10.30 a Robbiano
delle 10.30 a Paina
inoltre
Sabato 3 e Domenica 4 febbraio: Una primula per la vita
Dopo le SS. Messe: Vendita delle primule a sostegno delle famiglie, con bambini picco-
li, in gravi difficoltà economiche
Domenica 4 febbraio presso il Cimitero (ingresso Birone – zona sepoltura dei bambini non nati)
ore 14.45 S. Rosario
GIORNATA PER LA VITA 2018
Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 40a Giornata Nazionale per la Vita (4 febbraio 2018)
IL VANGELO DELLA VITA, GIOIA PER IL MONDO
“L’amore dà sempre vita”: quest’affermazione di papa Francesco, che apre il capitolo quinto dell’Amoris laetitia, ci introduce nella celebrazione della Giornata della Vita 2018, incentrata sul tema “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo”. Vogliamo porre al centro della nostra riflessione credente la Parola di Dio, consegnata a noi nelle Sacre Scritture, unica via per trovare il senso della vita, frutto dell’Amore e generatrice di gioia. La gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo; dono di Dio in quanto legato alla stessa rivelazione cristiana, compito poiché ne richiede la responsabilità.
Formati dall’Amore
Il lessico nuovo della relazione
I segni di una cultura chiusa all’incontro, avverte il Santo Padre, gridano nella ricerca esasperata di interessi personali o di parte, nelle aggressioni contro le donne, nell’indifferenza verso i poveri e i migranti, nelle violenze contro la vita dei bambini sin dal concepimento e degli anziani segnati da un’estrema fragilità. Egli ricorda che solo una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia; una comunità che sa farsi “samaritana” chinandosi sulla storia umana lacerata, ferita, scoraggiata; una comunità che con il salmista riconosce: «Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra» (Sal 16,11).
Di questa vita il mondo di oggi, spesso senza riconoscerlo, ha enorme bisogno per cui si aspetta dai cristiani l’annuncio della buona notizia per vincere la cultura della tristezza e dell’individualismo, che mina le basi di ogni relazione.