Dalla Commissione famiglia della nostra Comunità pastorale
il Gruppo Famiglia delle coppie con più anni di matrimonio (dai 10 e oltre) che fino allo scorso anno si ritrovava a Paina, propone per quest’anno, anche su indicazione di don Sergio, di attivare in modo più capillare gli incontri, sempre a partire da una scheda precedentemente preparata. Non più in un unico gruppo, ma con invito esteso a tutte le coppie delle nostre quattro parrocchie. Tutti si sentano ancora invitati a riscoprire la propria vocazione matrimoniale, innanzitutto riflettendo come singola coppia a casa propria.
Successivamente, come un piccolo cenacolo, saranno invitate a incontrarsi
come coppie di amici, conoscenti, vicini di casa… per condividere le proprie
riflessioni e approfondire il proprio vivere insieme come coppia cristiana.
Si spera così di raggiungere più coppie anche se non sarà possibile verificare
costantemente la risposta a questo invito dal momento che tutto avverrà nelle
singole case.
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ecco la quinta scheda 16 aprile 2022
SCHEDA N° 5 : L’anello è di materiale resistente, ha una forma completamente chiusa
PREGHIERA INIZIALE
La vita in due
Grazie Signore, perché ci hai dato l’amore capace di cambiare la sostanza delle cose. Quando un uomo e una donna diventano uno nel matrimonio, non appaiono più come creature terrestri ma sono l’immagine stessa di Dio. Così uniti non hanno paura di niente, con la concordia, l’amore e la pace l’uomo e la donna sono padroni di tutte le bellezze del mondo. Possono vivere tranquilli, protetti dal bene che si vogliono secondo quanto Dio ha stabilito. Grazie Signore, per l’amore che ci hai regalato . Amen!
LA PAROLA CI GUIDA Dal libro del profeta Osea (Os 11,1-ss)
Quando Israele era giovinetto, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio. Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi. Ad Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare… Il mio popolo è duro a convertirsi: chiamato a guardare in alto nessuno sa sollevare lo sguardo. Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all’ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò nella mia ira. Oracolo del Signore.
Riflessione tratta da amare davvero amare per sempre di Los Monteros ed Art
è di materiale resistente
l’anello nuziale è resistente è fatto di metallo duro simbolo e segno del materiale con cui deve essere modellato il matrimonio. E’ frequente incontrare persone che dicono: “non ho potuto fare di più” – assicurano – “era umanamente impossibile. In fondo forse siamo abituati a vedere molti film o storie d’amore in cui tutto finisce bene o perlomeno come piace a noi e tutto è bello. Nel matrimonio non avviene così. La vita è difficile, gli anni passano, le persone cambiano, il tempo esige il suo tributo per il logorio. Se il matrimonio non è così solido resistente come l’anello che porti al dito basterà il minimo pretesto e tutto, famiglia, anni d’amore, donazioni e anche lotta, stabilità dei figli … verrà a cadere. I nostri più grandi edifici elegantemente decorati e ricoperti di tanti elementi fragili all’interno delle pareti del tetto e delle colonne nascondono tonnellate di cemento, di ferro di strutture pesantissime che assicurano la stabilità degli stessi. Allo stesso modo avviene nel matrimonio. Quello che vediamo sono sorrisi, baci, carezze, attenzione, parole, compagnia, gioie condivise. Ma questo non è altro che la decorazione di un amore ferreo, convinto, che è ben radicato dentro. Non servirebbe a nulla in futuro farsi scudo della propria psicologia, della propria debolezza, dell’età e delle molte sofferenze. Quando un matrimonio fallisce quel che è venuto a mancare è stata la solidità, la convinzione, la fermezza la calce, il cemento. La mancanza d’amore, nel senso stretto della parola, ha reso sempre più debole il vincolo. Che pericolo occorrono quel fidanzati che si preoccupano più della decorazione che della costruzione dell’edificio! Pensano dove andranno a vivere, quanto spenderanno, che viaggi faranno, come si divertiranno. Se la fidanzata ha un bel sorriso e se il fidanzato ha un lavoro ben avviato. Sembrano la coppia ideale. Senza dubbio però, basterà il minimo tremore a far sgretolare il matrimonio fino a farlo scoppiare, quando tutto era in apparenza perfetto. Amore. Questo è ciò di cui c’è bisogno, ma di un amore – carità senza limiti – come quello descritto da San Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi.
Ha una forma completamente chiusa
ho incontrato una volta una ragazza molto simpatica, che mi ha mostrato orgogliosa un anello che le avevano regalato per il suo compleanno. Che strano! Era a forma di spirale. A dire il vero, non ricordo di aver mai visto prima un anello come quello: una forma non chiusa, ma spirale. Pertanto aveva due punte. Due estremità che non si incontrano mai. Non è così per gli anelli che marito e moglie si scambiano nel giorno del loro matrimonio. Quelli sì che sono chiusi. Circonferenze perfette. Come un simbolo e un segno che non ci sono “uscite di sicurezza” né altre possibilità. Una sola carne, un solo cuore, un solo progetto. E’ un vincolo così ermetico per il quale ciò che colpisce l’uno si ripercuote sull’altro. Ciò che fa soffrire lui agita anche lei e viceversa. Uomo e donna sono come un anello: sono una cosa sola, una circonferenza che non si sa dove comincia nè dove finisce. Non si sa dove termina uno e comincia l’altro. E’ un peccato che molte coppie non comprendano la profondità con la quale devono amarsi. Si limitano, a volte, a relazioni puramente superficiali. Non arrivano ad una fusione reale dei cuori. Non si perdono l’uno nell’altra sacrificando i propri gusti nè cambiano la maniera di vedere le cose. E così si uniscono vite, corpi, economie, ma non cuori né autentici progetti. Perdersi nell’altro significa cercare prima di tutto, “al volo”, la pace, la sicurezza, il benessere, la felicità di colui (di colei) che si ama. E’ conoscersi in maniera tale da sapere quel che l’altro desidera. E poi, naturalmente, passare da questa consapevolezza di ciò che l’altro desidera alla pratica, nel cercare di concretizzarla. Fondersi con la persona amata è “mettersi nei suoi panni”. Soffrire e, soprattutto, gioire con l’altro. Considerare le cose che lo riguardano come proprie, ed interessarsi di esse. Da ciò che è complicato fino alle decisioni di famiglia, e alla più piccola sciocchezza. E’ conoscere meticolosamente il cuore dell’amato, in modo da essere sempre disposti ad amare come la persona amata vuole essere amata. Per non approfondire questa conoscenza, o per non voler sacrificare se stessi, molte persone crederanno di amare il proprio coniuge mentre, in realtà, non lo amano perché lo amano a modo loro. In questo modo è impossibile colmare il cuore dell’amato
DOMANDE PER IL LAVORO DI COPPIA E PER LA CONDIVISIONE IN GRUPPO
È di materiale resistente
– Oggi si parla molto di resistenza e resilienza- Il nostro amore coniugale è resistente solo perché ostinato, duro, fermo sulle sue posizioni, a volte rigido, perché deve rispondere a certi standard, oppure è resiliente perché l’esperienza coniugale ci ha permesso di trarre dalle deformazioni, dalle sofferenze, dalle sconfitte, della vita, strade diverse di comportamento, così che mai si ritorna al passato ma si avanza verso un nuovo stato di esistenza a due? Come riusciamo a coniugare insieme questi due atteggiamenti nella vita di coppia?
– Riusciamo a trasformare le nostre fragilità personali e di coppia in solidità , convinzione e fermezza? Cosa potrebbe far sgretolare e crollare il nostro matrimonio? Qual è la calce e il cemento di cui in questo momento abbiamo bisogno ?
Ha una forma completamente chiusa
– Il cerchio indica qualcosa che non ha inizio né termine perché eterno. Come coppia ci sentiamo così “una carne sola” al punto che quanto ferisce e fa soffrire oppure riempie di gioia e colma di amore uno di noi due, fa sentire anche l’altro compartecipe?
– Come coniuge ti conosco così profondamente al punto che ti amo come vuoi essere amato/a e non a modo mio?
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ecco la quarta scheda
SCHEDA N° 4 : l’anello si può perdere, si consuma, può essere aggiustato
PREGHIERA INIZIALE
Insieme
Signore, ti ringraziamo d’averci dato l’amore. Ci hai pensato «insieme» prima del tempo, e fin d’ora ci hai amati così, l’uno accanto all’altro. Signore, fa che apprendiamo l’arte di conoscerci profondamente; donaci il coraggio di comunicarci le nostre ispirazioni, gli ideali, i limiti stessi del nostro agire. Che le piccole inevitabili asprezze dell’indole, i fugaci malintesi, gli imprevisti e le indisposizioni non compromettano mai ciò che ci unisce, ma incontrino, invece, una cortese e generosa volontà di comprenderci. Dona, Signore, a ciascuno di noi gioiosa fan-tasia per creare ogni giorno nuove espres-sioni di rispetto e di premurosa tenerezza affinché il nostro amore brilli come una piccola scintilla del tuo immenso amore.
LA PAROLA CI GUIDA
Dal libro del profeta Geremia
Mi fu rivolta questa parola del Signore: “Va’ e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza, dell’amore al tempo del tuo fidanza-mento, quando mi seguivi nel deserto, in una ter-ra non seminata. Israele era cosa sacra al Signore. Tu ti sei disonorata con molti amanti e osi torna-re da me? Oracolo del Signore. Alza gli occhi sui colli e osserva: dove non ti sei disonorata? Tu sedevi sulle vie aspettandoli, come fa l’Arabo nel deserto. Così anche la terra hai contaminato con impudicizia e perversità. Per questo sono state fermate le piogge e gli scrosci di primavera non sono venuti. Sfrontatezza di prostituta è la tua, ma tu non vuoi arrossire. E ora forse non gridi verso di me: Padre mio, amico della mia giovinezza tu sei! Serberà egli rancore per sempre? Conserverà in eterno la sua ira? Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore. Non ti mostrerò la faccia sdegnata, perché io sono pietoso, dice il Signore.
RIFLESSIONE (tratta da Amare davvero, amare per sempre di A.E.de los Monte-ros ed. Art)
… L’anello si può perdere .
“Non c’è miglior educazione che l’avversità” . Non so se hai mai perso l’attenzione! L’anello è qualcosa di mol-to prezioso per giocherellarci. Se lo togli e lo metti, se lo lasci di qua e di là, puoi perderlo. Se tentenni, se non te ne curi, se non ci badi, si perde. Ancora una volta, ciò è simbolo e segno delle analoghe situazioni del matrimonio, quando si sta continuamente a “toglierlo e metterlo”. Ora che sei con tua moglie ti comporti come un marito, mentre quando lavori in ufficio sembra che tu non sia sposato. Come si recupera qualcosa che è caduto in un luogo molto profon-do? Che c’è di più basso della infedeltà voluta? Cosa c’è di più oscuro dell’ indifferenza cinica? Che cosa c’è di più stancante dell’egoismo che non ti permette di muoverti verso l’altro? Cosa c’è di più sporco della menzogna continua? Cos’è più impressionante dell’irresponsabilità, quando si tratta della vita e della feli-cità di tutta la famiglia? Quanta gente non riesce più a venir fuori da questi problemi ! In genere, le grandi tragedie della vita cominciano come un gioco ridicolo e irresponsabile. Se stai giocando con questo anello nuziale, se lo fai con il matrimonio, nel tuo modo di relazionarti con la gente che ti circonda … un giorno lo perderai. Ci sono cose nella vita che per la loro impor-tanza non ammettono titubanze . Non vale la pena correre rischi. Perché ciò che è in gioco, se si perde, nella maggior parte dei casi, è irrecuperabile. Il matrimonio è una di quelle, e con “queste cose”, non si gioca.
L’anello si consuma con il tempo .
È logico. Gli oggetti non sono per sempre. Per questo c’è il Cielo. Il tuo anello nuziale può perdere e, di fatto, perde la sua brillantezza. Ma, anche così, quante cose rappresenta! Ha perso la brillantezza del metallo, ma conserva quella dell’affetto e dei mille ricordi che ti uniscono ad esso. È lo scintillio della maturità. Anche il matrimonio si consuma e può perdere quella brillan-tezza iniziale, giovanile, dei primi anni: cioè, l’aspettati-va, Ia passione, la quantità di emozioni di due vite che diventavano una sola, quando tutto era riscoperta e arricchimento .Ma – sorpresa! – va acquisendo un’altra caratteristica, molto più bella: quella della maturità dell’amore. Non è più l’amore gioviale di quando erava-te appena sposati, ma quello consolidato, di sacrificio, di servizio. Quello che è più donazione che possesso. Ora è la maturità nell’amore. Che spettacolo grande offrono al mondo un uomo e una donna che si sono consumati nella loro vita matrimoniale, nel servizio, nei dettagli, nella donazione quotidiana e nell’attenzione al coniuge e ai figli. Forse non hanno la brillantezza iniziale, ma dai loro occhi ne esce una che non c’era in gioventù. Quella dell’esperienza , della compagnia, della reciproca conoscenza, ogni volta più profonda. Il luccichìo di mille esperienze felici e dolorose, ma con-divise, vissute insieme. Lo sfavillìo di una famiglia forgiata ed edificata, che ha generato, allevato e tirato su dei figli che ora, a loro volta, hanno formato la propria famiglia. Lo splendore delle soddisfazioni mille volte più profonde dei sogni iniziali. La luminosità di una fedeltà sottomessa alla prova del tempo, la più dura di tutte le prove. La società ha bisogno dello spettacolo ingente di un uomo e di una donna che si amano. Abbiamo bisogno, vogliamo vedere gente che arriva alla fine della propria vita mano nella mano.
L’anello essere aggiustato
Può darsi che l’anello debba essere aggiustato, per stringerlo o per allargarlo. Ancora una volta, simbolo e segno che anche il matrimonio ha bisogno di adattamento. Gli anelli hanno bisogno di essere modificati. Si mandano ad allargare o a stringere. Necessitano di un bagno d’oro, una pulitura a fondo o una lucidatura, perché potrebbero essersi lise le incisioni. Forse, a qualcuno bisognerà incidere di nuovo il nome del coniuge e la data del matrimonio. Altri, avranno danni più seri, come una spaccatura, o un’ammaccatura per un colpo accidentale. È un gesto d’amore il tenere l’anello sempre al dito, e sempre come nuovo, così gli sposi non si abituerebbero all’idea di toglierselo senza motivo, solo perché “dà un po’ fastidio” , o perché “ormai non si legge più la data” . Ab-biamo bisogno di queste modifiche e di questi restauri. Tutti i matrimoni hanno bisogno di essere costantemente tersi, ripuliti dalle aderenze che vi si attaccano con il tem-po. Aderenze come la mancanza di dialogo con il coniuge o l’eccesso di tempo dedicato ai soliloqui della televisio-ne. Macchie come la mancanza di delicatezze e di attenzioni che lo facevano sembrare, all’inizio , più brillante. Ognuno sa quali sono. Ognuno sa se il suo matrimonio, attualmente, presenta delle crepe per una serie di “colpi” considerevoli dati nell’arco della vita come può diventare abitudine vedere le ammaccature, le macchie o l’opacità dell’anello dicendo :”è normale” .Rinnovarsi significa aprire gli occhi a nuovi orizzonti. Significa scoprire un’infinità di nuove opportunità che arricchiscono l’unione. Significa portare l’amore ad una insospettata qualità di vita.
Un modo semplice e ordinario per rinnovarsi ogni giorno, è essere amabile, rendersi continuamente amabile. Quan-do la coppia non si sforza di crescere costantemente nell’amore, di essere più amabile, anche più di prima, sen-za cercare pretesti, terminerà presto tutto ciò che è inte-riorità. Che tristezza arrivare ad un’età avanzata e non essere contenti, perché entrambi hanno smesso di offrire il meglio di se stessi. Essere amabile, farsi amabile, ren-dersi continuamente amabile. È ti il segreto affinché il tuo matrimonio resti sempre fresco .Tu non ti rassegnare. Rinnovati. Non perder tempo. Non rinnovarsi è la strada più facile verso la mediocrità dell’amore coniugale. E questo virus della mediocrità, molti ce l’hanno già in circolazione….
DOMANDE PER IL LAVORO DI COPPIA E PER LA CONDIVISIONE IN GRUPPO
l’anello si può perdere
Quali sono i pericoli che noi coppia corriamo e che potrebbero svilire e sminuire il nostro amore? Sto vivendo situazioni di ambiguità nel rapporto con il mio coniuge?
Riconosco in me o in te delle situazioni che viviamo male e che hanno un negativo influsso sulla nostra coppia?
L’anello si consuma
Cosa può corrodere e consumare la no-stra vita matrimoniale e famigliare? (Gelosia – Ricatto affettivo – Mentalità posses-siva-dare tutto per scontato-routine – trascuratezza – critica –troppa libertà – aspettative o pretese – argomenti non affrontati o affrontati male- Pregiudizi– lontananza prolungata– in-comprensione- solitudine- Il lavoro-i figli- i suoceri- gli hobby- televisione o smartphone…)
Il nostro amore si è consolidato negli anni attraverso il sacrificio, il servizio e il dono reciproco? Stiamo dando ad altre coppie e alla società la testimo-nianza che nonostante le fatiche e le tribolazioni degli gli anni vissuti insieme il nostro amore è cresciuto?
L’anello può essere aggiustato
Quale può essere quella ventata di novità e rinnovamento di cui ha bisogno il nostro matrimonio? In che cosa noi coniugi dobbiamo ancora crescere?
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ecco la terza scheda
12 febbraio 2023
RICEVI QUESTO ANELLO…
SCHEDA N° 3 : Gli anelli sono uguali ma diversi e hanno una data
Quest’anno la commissione di pastorale famigliare vuole invitarci a riscoprire la nostra scelta di sposarci in chiesa davanti al Signore, innanzitutto riflettendo come singola coppia a casa propria, partendo dalla scheda presente. Successivamente siamo chiamati a incontrarci come coppie di amici, conoscenti, vicini di casa… per condividere le nostre riflessioni e approfondire il nostro vivere come coppia cristiana
PREGHIERA INIZIALE (S.Paolo VI)
O Signore,
nel mio cuore,
si è acceso l’amore per una creatura
che anche tu conosci e ami.
Tu ci hai fatti incontrare l’uno all’altro,
perché non restassimo soli.
O divino Spirito,
ti ringrazio di questo dono
che mi inonda di una gioia profonda,
mi rende simile a te che sei l’amore,
e mi fa comprendere il valore
della vita che tu mi hai donato.
Fa’ che io non sciupi questa immensa ricchezza,
che tu mi hai messo nel cuore:
insegnami che l’amore è un dono
e non può mescolarsi con nessun egoismo.
Ti prego, Signore,
per chi mi aspetta e mi pensa,
per chi ha messo in me il suo avvenire,
per chi mi starà accanto per tutta la vita:
rendici degni l’uno dell’altro,
rendici l’uno all’altro di esempio e aiuto.
Guidaci nel matrimonio,
alla sua grandezza, alle sue responsabilità,
così che fin d’ora le nostre anime
posseggano i nostri corpi
e regnino nell’amore.
LA PAROLA CI GUIDA
Dal Cantico dei Cantici
Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, non ne avrebbe che dispregio. Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, o tu, la più bella fra le donne? Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, perché così ci scongiuri? Il mio diletto è bianco e vermiglio, riconoscibile fra mille e mille. Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli grappoli di palma, neri come il corvo….Questo è il mio diletto, questo è il mio amico, o figlie di Gerusalemme. Tu che abiti nei giardini fammi sentire la tua voce. “Fuggi, mio diletto, simile a gazzella o ad un cerbiatto, sopra i monti degli aromi!”.
RIFLESSIONE (tratta da Amare davvero, amare per sempre di A.E.de los Monteros ed. Art)
Gli anelli sono uguali ma diversi e hanno la data
Due anelli uguali. Sono un paio. Come sarebbero brutti diversi! Uno d’oro e l’altro di platino. Uno con le iniziali e l’altro senza. Ti immagini, uno sottile e l’altro più largo? No! Devono essere uguali. succede più o meno lo stesso con le scarpe: vanno a paia; una sola scarpa non serve a nulla. Ci sono cose in questa vita che, semplicemente, non possono essere separate: scarpe, gemelli, guanti, orecchini, fedi… uomini e donne, nel matrimonio, sono una di queste ” cose” che non si devono rompere né separare, perché sono un paio. Se guardi bene, allo stesso tempo sono diversi. Perlomeno, uno è più grande dell’altro. Con il passare del tempo sorgono alcune differenze, dovute al buono o al cattivo uso che se ne fa. Pur essendo uguali, uno sarà più graffiato o opaco dell’altro. Questo è come un simbolo e un segno che dobbiamo essere identici nella diversità e, essendo diversi, tendere all’identità. Quanto sono autentiche quelle coppie che cercano di associarsi, coppie in cui, per esempio, a lui piace giocare a tennis ma lei non ha mai visto una racchetta e, ciononostante, si mette a giocare per divertirsi con lui. O come quando il marito, cui non piace la televisione, fa uno sforzo per vedere con lei quel programma culturale che tanto le piace. O magari uno preferisce le vacanze in montagna, l’altro al mare, ciononostante riescono ad organizzarsi in modo tale da esaudirsi reciprocamente, e chi li vede pensa: “…Guarda come si divertono nel fare le cose che piacciono ad entrambi”. Tendere all’identità attraverso un continuo “cedere” per amore, lubrifica, rende scorrevoli quelle parti del cuore che altrimenti comincerebbero a cigolare. Un quadro, al quale tengo in modo speciale, arreda una delle pareti del mio ufficio. È una fotografia di cinque anatre che nuotano all’alba tra i giunchi, molto unite, con il sole che si sta svegliando facendo capolino sullo sfondo. Un testo di H. Eduard Manning – in lettere scure, per risaltare tra i toni rossicci, gialli e arancioni dice così: “Non ti domandare se sei felice, chiediti se sono felici quelli che vivono con te”.
Se solo sapessimo pensare agli altri prima che a noi stessi, non passeremmo la vita a discutere inutilmente. Non ti domandare se sei felice, è meglio se ti domandi continuamente, con serietà, se stai facendo felici quelli che vivono con te. Domandati se ti stai dedicando all’altro, se tendi a lui o se “preferisci” che si faccia secondo il tuo modo di essere. Tendiamo all’ identità. Quanto è grande l’uomo che pensa a ciò che desidera sua moglie, e viceversa … Solitamente, l’anello nuziale ha una data. Alcuni vorrebbero che fosse “di scadenza”, come per le medicine! Ma non è così. È una data che indica semplicemente il giorno in cui tutto terminò e, allo stesso tempo, tutto ebbe inizio. Cosa termina? La tua vita passata, la tua relazione, per così dire, stretta con i tuoi genitori: prima dormivi, facevi colazione, pranzavi, cenavi nella loro casa e ora non più. Prima passavi i fine settimana con amici e amiche , in una parola, ti divertivi… Questa vita è finita. Prima si poteva fare perché non eri sposato (o sposata), ora non più. Giù il sipario! Secondo tempo! Ma è anche vero che qualcosa ha inizio. Inizia la tua tenera dedizione a tuo marito (a tua moglie). Ha inizio l’esclusività.
DOMANDE PER IL LAVORO DI COPPIA E PER LA CONDIVISIONE IN GRUPPO
Siamo uguali
Come coniugi abbiamo i medesimi obiettivi famigliari, uguali interessi da condividere, identico indirizzo della vita famigliare? Facciamo spesso le cose insieme ?
Siamo diversi
Ogni coniuge ha la sua identità : quali sono le diversità tra noi due che ci arricchiscono e invece quali ci dividono ? Ogni coppia prova a elencare queste diversità reciproche .
La nostra diversità crea discordanza su alcuni punti non risolti ?Quali ?
Quali sono gli sforzi che compio per accettare la diversità dell’altro coniuge?
Una data ci accomuna
Penso alla data del nostro matrimonio e al giorno del “Si”: quali riflessioni? È rimasta la gioia oppure qualche rimpianto? Da quel giorno sono rimasto come prima o è cambiato qualcosa in me?
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Ecco la seconda scheda
11 dicembre 2022
COMUNITA’ PASTORALE SAN PAOLO
SCHEDA PER I GRUPPI FAMIGLIARI
Lavoro di coppia e lavoro di gruppo
RICEVI QUESTO ANELLO… SCHEDA N° 2 : L’ANELLO BRILLA , E’ PREZIOSO, NON HA PREZZO
PREGHIERA INIZIALE
Signore, il matrimonio è un tuo dono per noi, non qualcosa di ovvio o scontato.
Ti chiediamo, quindi, di aiutarci nel nostro rapporto di uomo e donna insieme.
Aiutaci a rispettarci l’un l’altro ed a sforzarci di cogliere il punto di vista dell’altro.
Fa’ che tra noi ci siano tenerezza ed onestà, comprensione ed un pizzico di umorismo
insieme alla capacità di ammettere che ogni tanto possiamo sbagliarci.
E renderci disponibili a dividere la nostra felicità con gli altri, aprendo la nostra casa preoccupandoci delle loro gioie e dei loro dolori, come dei nostri.
Grazie per averci dato questo dono prezioso.
Aiutaci a farne buon uso. Amen
LA PAROLA CI GUIDA
Dal Vangelo secondo Giovanni
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?”. Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: “Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura .
RIFLESSIONE (tratta da Amare davvero, amare per sempre di A.E.de los Monteros ed. Art)
L’anello brilla, è prezioso, non ha prezzo
Questa caratteristica è importantissima.
Il tuo anello nuziale brilla. Questo scintillio deve essere per te come un simbolo e un
segno dell’orgoglio che provi amando veramente e con tutto il cuore qualcuno. Colui che ama non possiede nulla, piuttosto appartiene a qualcuno. Non sei orgoglioso di vivere inventando e cercando la felicità
dell’altro? Naturalmente questo fa provare un sano orgoglio! Mi riempie di gioia il vivere per gli altri.
Purtroppo, alcune persone si vantano più di ciò che guadagnano, del luogo dove vivono, dei vestiti che indossano o di ciò che fanno … senza tener conto che tutto questo è passeggero, mentre sfugge loro l’unico
motivo di orgoglio che in realtà esiste: “amo qualcuno, sono il suo sostegno, in me confida e a me si appoggia, dà un senso alla sua vita e alla mia” .
Gli anelli solitamente sono d’oro o di platino, entrambi metalli preziosi. Questo non è altro che il simbolo e il segno di quanto è prezioso il tuo matrimonio. Fallire in questo è come perdere tutto. È l’impresa della tua
vita, te lo rammenta tuo marito (tua moglie), te lo gridano i tuoi figli, quando reclamano il tuo affetto.
Una volta conquistata la donna, trascorsi i primi anni di matrimonio e svaniti i sogni iniziali, l’uomo si rifugia nel suo lavoro o in altri interessi e, senza rendersene conto, li trasforma nel centro della propria vita, senza
accorgersi di ciò che è in gioco. Quante donne tristi, deluse, sembrano camminare da sole! Il marito, infatti, è troppo occupato a cercare i mezzi per riempire la vita di tutta la famiglia. Ma riempirla di cosa? Di amore,
di compagnia, di affetto … o di oggetti? Il tuo matrimonio è prezioso come il metallo con
cui è stato fatto l’anello che porti al dito. Per questo richiede un’attenzione e una cura non solo pari al suo valore, ma perfino superiori.
C’è un ultima caratteristica dell’anello nuziale che ha molto da dirci : ti è stato dato dal coniuge, senza un prezzo. L’anello, come il matrimonio, non ha costo perché tutti hanno la possibilità di amare e di essere amati e
di formare una famiglia. Amare è gratuito. Non costa. È un enorme paradosso. Chi nella propria vita ha avuto esperienza dell’amore intenso, sa di trovarsi di fronte all’esperienza più ricca che siamo capaci di fare: amare.
Dovrebbe essere carissimo l’amore. È l’essenza stessa della vita ed il suo senso. Indispensabile come l’aria che respiriamo per vivere che, oltretutto, è anch’essa gratuita. Non ha prezzo, perché tutti hanno accesso ad esso. Nessuno è escluso. Se avesse prezzo, è perché avrebbe un limite: “Costa tanto, e basta”. Il matrimonio non ha
prezzo perché l’amore non ha limite. Non finisce. Per questo motivo non bisogna compralo. Come si potrebbe mettere un prezzo all’amore? Non ha prezzo lo svegliarsi tutte le mattine e vedere al tuo fianco l’uomo, o la donna, che ti ama. Non ha prezzo l’essere svegliati ogni mattina dai figli, frutto di un amore generoso e pieno di vita. Non si può quantificare la loro compagnia e il calore che produce la loro presenza. Non si può misurare la gioia e la pace, frutto della reciproca comprensione. L’anello nuziale non ha prezzo. Un uomo e una donna che si amano, che si completano, che sono arrivati ad essere una sola cosa, non si possono nemmeno quantificare.
È meraviglioso vedere due persone che si guardano con occhi stanchi e accarezzare una pelle rugosa, ma tenera. Degli anziani che si prendono per mano, due vite che camminano insieme, labbra che non smettono mai di ringraziare, cuori che non si sono mai stancati di amare.È ammirevole incontrare una coppia che ha
compreso che la fedeltà e la perseveranza sono il requisito indispensabile dell’amore. Dei coniugi che donano come eredità, come lascito ai propri figli ,la testimonianza di due vite su un solo sentiero, con un solo progetto, sotto lo stesso tetto, con gli stessi sogni, essendo una sola carne … Questo, semplicemente, NON HA
PREZZO!.
DOMANDE PER L LAVORO DI COPPIA E PER LA CONDIVISIONE IN GRUPPO
Nella nostra vita insieme proviamo a elencare i momenti in cui ci siamo accorti che il nostro matrimonio non stava più brillando di luce e di gioia. Ora come sta andando?
Sono consapevole che la persona che Dio ha messo al mio fianco è preziosa ai miei occhi? Provo davanti a te, mio/a coniuge a dirti i motivi per cui mi sei prezioso/a…
Quali sono i momenti di gratuità nella nostra vita di coppia? Ho provato a sentire qualche volta il
peso dello stare insieme con te? Mi è capitato di rimarcare in famiglia “quanto ho fatto o continuo
a fare” per dare risalto al mio ruolo e per pretendere gratitudine?
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Ecco la prima scheda
20 novembre 2022
ricevi questo anello – 1^ scheda -lo hai consegnato alla presenza di Dio
Quest’anno la commissione di pastorale famigliare vuole invitarci a riscoprire la nostra scelta di sposarci in chiesa davanti al Signore, innanzitutto riflettendo come singola coppia a casa propria, partendo dalla scheda presente.
Successivamente siamo chiamati a incontrarci come coppie di amici, conoscenti, vicini di casa… per condividere
le nostre riflessioni e approfondire il nostro vivere come coppia cristiana
PREGHIERA INIZIALE
Signore, ti ringraziamo d’averci dato l’amore.
Ci hai pensato insieme prima del tempo, e fin da allora ci hai amati così, l’uno accanto all’altro.
Il nostro amore è nato dal tuo, immenso, infinito. Che esso resti sempre espressione genuina del tuo,
senza che il gusto intenso di sentirsi vicini attenui il sapore della tua presenza fra noi, e senza che il
reciproco godimento delle cose belle che sono in noi ci allontani dal fascino della tua amicizia.
Se per errore o per un malinteso affetto un giorno ci allontanassimo da te,
fa che il vuoto e lo squallore esasperanti della tua assenza ci scuotano profondamente e ci riportino
alla ricerca immediata del tuo volto. Signore, che tutto di noi conosci, fa che apprendiamo noi pure l’arte
di conoscerci profondamente; donaci il coraggio di comunicarci integralmente le nostre aspirazioni,
gli ideali, i limiti stessi del nostro agire. Che le piccole inevitabili asprezze dell’indole, i fugaci malintesi,
gli imprevisti e le indisposizioni non compromettano mai ciò che ci unisce, ma incontrino, invece, una cortese
e generosa volontà di comprenderci. Dona, Signore, a ciascuno di noi gioiosa fantasia per creare ogni giorno
nuove espressioni di rispetto e di premurosa tenerezza; e fa che la vita coniugale continui quest’arte creatrice
d’affetto, che, sola, ci riporterà all’incontro continuo con te che sei l’Amore, da cui il nostro si è staccato come
una piccola scintilla
RIFLESSIONE (tratta da Amare davvero ,amare per sempre di A.E.de los Monteros ed. Art)
LO HAI CONSEGNATO ALLA PRESENZA DI DIO
L’uomo ha bisogno di vedere i segni e, di fatto, essi esistono in tutti i sacramenti:
parole, gesti, elementi. Dio stesso ha chiesto al popolo di Israele di costruire
un tempio come segno della sua presenza. Cristo ha voluto essere presente
nell’Eucaristia per essere più accessibile, tangibile, presente.
Per alimentare il ricordo e mantenere l’amore più fresco, la gente ricorre alle fotografie,
che sono una rappresentazione, un’immagine delle persone che si amano.
Prima che esistesse la fotografia, da tempi immemorabili, pittori e scultori fissavano sulla pietra, sulla carta o
sul legno, il ricordo di ciò che amavano. avuto bisogno di fare affidamento su che ci ricordano chi amiamo.
Durante il matrimonio, dunque, non come parte essenziale del rito che, invece, è costituita
dal consenso dei coniugi, i novelli sposi si mettono vicendevolmente gli anelli al dito, mentre si dicono:
“Ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà”… Quando ho letto queste parole per la prima volta,
mi sono chiesto: come può un oggetto così piccolo – un anello – significare qualcosa di così grande: amore e fedeltà?
Fu così che decisi che sarebbe stato interessante cercare di trovare quegli elementi che fanno sì che l’anello nuziale
sia degno rappresentante dell’amore e della fedeltà che gli sposi nutrono l’uno per l’altro nel matrimonio….
Il matrimonio è qualcosa di sacro.
Non è un gioco. Lo dico a tutti coloro che hanno contratto il matrimonio alla presenza di Dio.
Lì, davanti a Lui, hai consegnato l’anello nuziale a chi ti accompagnerà tutta la vita.
Sposarsi in chiesa non significa semplicemente entrare in un luogo, ma cercare una Persona.
Non si tratta di affittare la casa di Dio per mezz’ora, né di compiere un dovere familiare o sociale.
Siamo andati in chiesa ad ascoltarlo e ad apprendere da Lui, che è l’Amore, come si costruisce un matrimonio,
edificandolo sull’amore. “Se iI Signore non costruisce Ia casa invano vi faticano i costruttori” (cfr. Salmo 127,1).
Non so se si potranno sopportare le diverse difficoltà. Se ci saranno grandi sofferenze, se sarà una famiglia
come sempre l’avete pensata, o se sarà diversa. Se avrete sempre i mezzi necessari per educare, come vorreste,
i vostri figli, se si potrà viaggiare con tutto il romanticismo che avete immaginato parlando tante volte, mano nella
mano/ camminando per la strada. C’è però qualcosa di cui sono sicuro ed è importantissimo:
“DIO SI PRENDE CURA DI VOI”, perché di fronte a Lui, in sua presenza, vi siete impegnati.
Com’è importante la parte spirituale nel matrimonio! Un uomo e una donna che vivono vicini a Dio, con Dio al centro della loro vita, che si avvicinano frequentemente ai sacramenti, sono una garanzia di fedeltà e di felicità.
Quando essi pregano insieme, Dio – proprio come se non avesse nient’altro da fare – li ascolta,
li pone al centro della sua attenzione, li protegge, si prende cura di loro.
L’anello l’hai consegnato in presenza di Dio.
Il Signore vi ha benedetto e vuole continuare a favorirvi, solo se continueremo a ricercare la Sua Presenza…
Gli anelli nuziali vengono realizzati su misura. Non sono stati comprati a caso. Sono stati fatti su misura.
Questo è il simbolo e il segno che dal momento in cui ti sei sposato in Chiesa e Dio ha approvato e benedetto l’unione
con quest’uomo, con questa donna concreta, ti sta facendo capire che siete fatti su misura, l’uno per l’altra.
Dio vi ha benedetti, vi ha ricevuti nella sua casa e davanti a Lui avete assunto l’impegno reciproco.
Con la sua presenza, con la sua grazia, attraverso un Sacramento, che ha implicato, oltre ad un buon fidanzamento ,
di confermarvi di essere fatti l’uno per l’altra.
Solitamente si suol dire che non c’è niente di meglio di ciò che è stato fatto su misura: un paio di scarpe/ un vestito…
Figuriamoci quando si fa riferimento alla persona che dividerà con te la vita, e formerà con te un focolare e una famiglia.
Che grande certezza per l’uomo e la donna che contrarranno il matrimonio, aver vissuto un fidanzamento sincero,
essersi preparati coscienziosamente nell’amore per presentarsi ora davanti a Dio, affinché Lui approvi la vocazione
di entrambi a formare una famiglia e, considerando i vostri sentimenti di sincerità e di amore,
vi dica attraverso il sacerdote: “ciò che io unisco, nessuno mai lo potrà separare”…
DOMANDE
Nel nostro cammino matrimoniale abbiamo avuto modo di cogliere che “Dio si prende cura di noi”?
Quando, in che modo ?
Guardando le fotografie del nostro matrimonio, abbiamo da rimpiangere alcune scelte,
da sottolineare alcune delusionI oppure viviamo la gratitudine e il ringraziamento per quanto Dio ha fatto per noi?
Da che cosa si capisce che siamo fatti l’uno per l’altro? In che modo viviamo da coniugi la reciprocità e
la complementarietà?
L’anello, “segno di amore e di fedeltà” : dopo alcuni anni di matrimonio, a che livello di maturazione si trovano il nostro amore e la nostra fedeltà reciproca?
Cosa ha significato e significa oggi esserci sposati in chiesa?
Quale ricchezza e bellezza possiamo ricavare da questa scelta?
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