dall’Iraq – LA STATUA DELLA VERGINE MARIA NELLA NOSTRA COMUNITÁ


da VaticanNews

 

La statua della Vergine Maria sarà presente nelle nostre chiese durante le Ss. Messe con questo programma:

Sab. 12 giugno

18.30 a Robbiano

20.30 a San Francesco

 

Dom. 13 giugno

08.00 a Paina

10.00 a Giussano

16.00 S.Rosario in Basilica

17.30 a Birone

 

 

LA STATUA DELLA VERGINE MARIA NELLA NOSTRA COMUNITÁ

La statua, profanata e oltraggiata dall’ISIS in IRAQ, in visita nelle nostre Chiese

per raccogliere preghiere per i cristiani perseguitati

Una statua di Maria con la testa mozzata, un dipinto di Cristo gettato a terra e pestato, immagine sacre usate per il tiro a bersaglio. E poi cimiteri profanati, tombe e lapidi divelte, santuari, monasteri, chiese, case e negozi messi a ferro e fuoco. È un campionario di nefandezze e di orrori quello che si lasciarono dietro i terroristi dello Stato Islamico (ISIS) subito dopo la loro cacciata dalla Piana di Ninive, circa cinque anni fa, cuore pulsante della cristianità irachena.

A visitarli, in quel periodo, fu una delegazione di “Aiuto alla Chiesa che soffre”, Fondazione Pontificia che abbiamo sostenuto, con le nostre offerte, nella scorsa Quaresima, guidata dal suo direttore Alessandro Monteduro, accompagnato per l’occasione dal vescovo di Carpi, mons. Francesco Cavina. Dopo aver occupato la vicina Mosul, i miliziani del Califfo al Baghdadi piombarono su questi villaggi nel buio della notte. Una notte nera come la loro bandiera. Due anni mezzo di occupazione che fanno rima con persecuzione, subita dai cristiani di questa area del nord Iraq, costretti in oltre 130 mila, a fuggire in fretta e furia a Erbil, capitale del Kurdistan, per salvarsi la vita e la loro fede.

Oggi questi villaggi sono stati tutti liberati e le comunità che li abitavano stanno lentamente tornando, ovviamente con non poche fatiche e disagi. Il sostegno spirituale e materiale a questi cristiani è apprezzato dai sacerdoti locali, incoraggiati anche dalle parole di mons. Cavina: “i cristiani di qui sono persone di speranza che non si rassegnano”.

Terra di martiri. Una terra che ha già conosciuto il sangue dei martiri, come l’arcivescovo di Mosul, Mar Paulos Faraj Rahho rapito e ritrovato morto tra febbraio e marzo del 2008, e padre Ragheed Ganni, ancora a Mosul, ucciso l’anno prima insieme a tre suddiaconi. Proprio in questi territori Papa Francesco, nel suo ultimo viaggio, si è fermato a pregare.

La nostra Comunità Pastorale ha la grazia di accogliere, per qualche giorno, una delle Statue della Vergine Madre oltraggiate e profanate dai terroristi dell’ISIS.

È giunta a noi molto devastata, decapitata e mutilata (vedi foto pagina precedente): i nostri artigiani locali si sono presi cura di un restauro che lasciasse comunque intravedere gli scempi e le ferite subite dalla Madonna, e hanno realizzato un dignitoso basamento ligneo.

Chissà quante preghiere e suppliche ha raccolto questa Vergine Maria dalle famiglie, dai bambini, dalle donne e uomini, in quelle chiese devastate dalla violenza…

Il suo provvidenziale passaggio nella nostra Comunità possa essere fecondo per tutti cristiani: per noi che fatichiamo nella fede; per quelli perseguitati che combattono per la fede; per la Chiesa stessa nella conferma della fede.

don Giuseppe

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La statua della Vergine Maria

sarà presente nelle nostre chiese durante le Ss. Messe con questo programma:

 

Sab. 12 giugno 18.30 a Robbiano

20.30 a San Francesco

 

Dom. 13 giugno 08.00 a Paina

10.00 a Giussano

16.00 S.Rosario in Basilica

17.30 a Birone