Settimana dell’Educazione 21 – 31 gennaio 2018


 

 

“BENVENUTO FUTURO”

 

DOMENICA 21 GENNAIO

FESTA DELLA COMUNITA’ PASTORALE SAN PAOLO

ORE 11.30 BASILICA DI GIUSSANO: S. Messa con autorità civili
– SCUOLA DELL’INFANZIA DI BIRONE: nel pomeriggio incontro per tutti i genitori e i bambini delle scuole dell’infanzia
– ORATORIO DI PAINA: nel pomeriggio momento di gioco, preghiera e festa per tutte le bambine e le ragazze in onore di S. Agnese
– ORATORIO DI ROBBIANO: nel pomeriggio in collaborazione con le ASD della nostra Comunità momento di preghiera, tornei di calcio e momento di festa per tutti i bambini e i ragazzi in onore di S. Sebastiano

MARTEDÌ 23 GENNAIO

INCONTRO “EDUCARE ALLA BELLEZZA IN UN MONDO DI CONTRADDIZIONI”
INTERVIENE LA DOTT.SSA CECILIA PIRRONE, PSICOLOGA – PSICOTERAPEUTA

ORE 21.00 SALONE GIOVANNI PAOLO II, ROBBIANO: In preparazione alla festa della Famiglia 2018 dal titolo “Luce del mondo e sale della terra”, incontro per tutti i genitori, catechisti ed educatori della nostra Comunità pastorale.

DOMENICA 28 GENNAIO

FESTA DELLA FAMIGLIA E FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO
NEI QUATTRO ORATORI: momenti di pranzo, condivisione e giochi a tema per grandi e piccoli e per le famiglie

MERCOLEDÌ 31 GENNAIO

S. MESSA NELLA MEMORIA LITURGICA DI S. GIOVANNI BOSCO
ORE 21.00 CHIESA DELL’ORATORIO DI GIUSSANO: S. Messa per tutta la Comunità educante della Comunità pastorale (catechisti, educatori, allenatori, tutti i volontari degli Oratori)

 

 

La Comunità adulta educante

In vista della prossima Settimana dell’educazione (21-31 gennaio), è utile recuperare il significato di alcune parole particolarmente importanti.

Quando parliamo di Comunità educante a chi ci stiamo riferendo?  Nel vissuto quotidiano è immediato pensare all’insieme degli operatori pastorali dell’oratorio. Non è sbagliato, purché non si perda la consapevolezza che chi si dedica all’azione educativa può farlo solo se inserito in un vissuto ecclesiale vivo.

Occorre andare oltre un’idea unicamente organizzativa della Chiesa e sentirsi inseriti nella richiesta del nostro Arcivescovo Mario: recuperare il desiderio di iniziare subito il Regno di Dio. Quando parliamo di Comunità educante vogliamo quindi riferirci alla Chiesa nel suo mistero e nella sua missione, visibili oggi in una Comunità concreta, fatta di uomini e di donne, bambini, giovani, anziani che amano, sperano, soffrono, in un particolare territorio. È una Comunità viva e cosciente di sé, che cammina con la cintura ai fianchi e il bastone in mano, pronta ad uscire per annunciare e vivere il Vangelo della gioia. Soltanto una Comunità che alimenta il desiderio missionario, può generare un’azione educativa vera e seria.

Come ci ha insegnato il card. Martini, il vero credente non si esonera mai dalla responsabilità educativa. È un’affermazione forte che ci ricorda che, in quanto adulti, siamo sempre chiamati alla responsabilità e alla relazione educativa con i ragazzi in crescita. L’incontro con i ragazzi e i giovani ci provoca ad assumere peculiari responsabilità umane e sociali, soprattutto oggi che viviamo un contesto culturale in cui spesso sono proprio gli adulti a voler fuggire dalla loro condizione di maturità. In questo senso, la prima preoccupazione di una Comunità educante non è di formare, ma di formarsi!

È inoltre bene ricordare che una Comunità può dirsi educante se sa riconoscere l’azione educativa del Padre verso di essa. Una Comunità deve quindi mantenere vivo il desiderio di incontrare la Parola del Vangelo, per rintracciare e assimilare lo stile educativo di Gesù, senza dimenticare la centralità di un vissuto fraterno intenso e l’acquisizione di nuove competenze pedagogiche specifiche necessarie per affrontare la complessità dei bisogni educativi di oggi.

La settimana dell’educazione va colta quindi come l’occasione per rinnovare insieme la coscienza di essere educatori in quanto adulti credenti.

 

don Stefano Guidi

Direttore Fom
Responsabile del Servizio per l’Oratorio e lo Sport
Arcidiocesi di Milano